lunedì 5 novembre 2012

Il matrimonio del "mio miglior fratello".



Lui c’era già quando sono arrivata io a scombussolare la sua vita.
E poi è arrivato il tempo dei primi approcci, della curiosità e della paziente sopportazione del nuovo scricciolo che di solito diventa l’avvantaggiato del gruppo.
C’è stato il momento di giochi e complicità infantile messa giustamente a repentaglio dall’adolescenza che divide nettamente modi,desideri e abitudini delle persone.
Tante volte in quel periodo ho pensato che si sentisse figlio unico.
Ma sono testarda e così confusionaria che non poteva esimersi dal lasciare uno spiraglio nella sua dolce corazza. Da quando ho trovato una fessura la porta si è spalancata e la mia strada è stata ogni giorno più facile.
Di sicuro sarei rimasta fuori di casa molte più volte e forse la stessa casa non ci sarebbe più divorata da qualche incendio o catastrofe creata dai miei pensieri maldestri.
Di sicuro il mio giardino sarebbe diventato una giungla impazzita e la mia terrazza sarebbe coperta di bottiglie di plastica.
Forse il mio telecomando sarebbe ancora dentro la lavatrice e la sua, ormai mia macchina avrebbe già preso fuoco.
Di  sicuro però il suo appoggio silenzioso e incondizionato mi ha reso una persona migliore.
E’ già passato da tempo il distacco dal quotidiano ed ora è presente solo la consapevolezza allegra che stia vivendo un’avventura splendida con la sua compagna di vita, domani testimoniata da promesse dell’anima che prenderanno voce davanti agli altri e davanti a Dio.
Forse chi ne ha uno può comprendere la sensazione viva, nelle ossa,  che si sente quando si ha un fratello e l’emozione che si prova quando sappiamo che ha il sangue felice.
Auguri pezzo di cuore. F.

1 commento:

  1. Leggendo questa pagina di vita mi fai venire in mente Paolo Cohelo con uno dei suoi grandi consigli: "ogni volta che desideramo una cosa con tutto il cuore , tutto l'universo ci ascolta e si impegna per farcela ottenere".
    Ho sempre desiderato avere un fratello, quella presenza che non sarebbe venuta mai meno neanche per un attimo, quella sicurezza totale del potersi affidare.
    Ma non ho mai saputo che cosa volesse dire non essere figlia unica.
    Tu oggi cara Fefi in poche righe hai rappresentato l'universo e per un attimo mi hai fatto andare oltre le apparenze...con quella sensazione viva che ha raggiunto anche le mie ossa :-)

    Grazie di cuore per non aver rotto l'incantesimo del mio cercare!

    RispondiElimina