lunedì 19 novembre 2012

Metafore di cloro a stile libero.


Ho fatto vasche in avanti.
Nuotare e nuotare.
In solitudine,
trattieni il respiro
ti regoli il battito del cuore
e ti fai le spalle larghe.
E anche se poi rimane la carne crepata
la pelle, la pelle sì
è pulita e levigata.


(n.d.r carne crepata, termine popolare che indica
 il sentire dolore dall'aumento di acido lattico)

sabato 10 novembre 2012

Finestrini a manovella.


Fugace l’idea, segnati i movimenti
efficaci i risultati. Sei tu che giostri l’inquadratura.
Quando ti accucci e guardi fuori, guardi sotto,
e mentre vedi alberi, macchine, nuvole,
dentro vedi al contempo tutto quello che solo tu vuoi vedere
sentendo la musica che pensi sia migliore per il film che stai girando nella tua testa.

Colonne sonore che a volte durano solo dalla partenza al decollo altre che svaniscono da un casello all’altro poi risalgono come melodie inaspettate magari quando stai per buttare la pasta.
Sì, finalmente vedi Londra, quasi fosse eretico non esserci stati ma ora non stupisce quanto Specchia di notte o l’alba sul Matanna.
Sì ora, perché chissà forse prima.
Ogni cosa è filtrata dal nostro depuratore
cangiante dipendente dalla scheggia del nostro specchio.

Tutto come un viaggio,
veloce e intenso come dal finestrino.

lunedì 5 novembre 2012

Il matrimonio del "mio miglior fratello".



Lui c’era già quando sono arrivata io a scombussolare la sua vita.
E poi è arrivato il tempo dei primi approcci, della curiosità e della paziente sopportazione del nuovo scricciolo che di solito diventa l’avvantaggiato del gruppo.
C’è stato il momento di giochi e complicità infantile messa giustamente a repentaglio dall’adolescenza che divide nettamente modi,desideri e abitudini delle persone.
Tante volte in quel periodo ho pensato che si sentisse figlio unico.
Ma sono testarda e così confusionaria che non poteva esimersi dal lasciare uno spiraglio nella sua dolce corazza. Da quando ho trovato una fessura la porta si è spalancata e la mia strada è stata ogni giorno più facile.
Di sicuro sarei rimasta fuori di casa molte più volte e forse la stessa casa non ci sarebbe più divorata da qualche incendio o catastrofe creata dai miei pensieri maldestri.
Di sicuro il mio giardino sarebbe diventato una giungla impazzita e la mia terrazza sarebbe coperta di bottiglie di plastica.
Forse il mio telecomando sarebbe ancora dentro la lavatrice e la sua, ormai mia macchina avrebbe già preso fuoco.
Di  sicuro però il suo appoggio silenzioso e incondizionato mi ha reso una persona migliore.
E’ già passato da tempo il distacco dal quotidiano ed ora è presente solo la consapevolezza allegra che stia vivendo un’avventura splendida con la sua compagna di vita, domani testimoniata da promesse dell’anima che prenderanno voce davanti agli altri e davanti a Dio.
Forse chi ne ha uno può comprendere la sensazione viva, nelle ossa,  che si sente quando si ha un fratello e l’emozione che si prova quando sappiamo che ha il sangue felice.
Auguri pezzo di cuore. F.